La Roma è bloccata dal Cesena

All'Olimpico finisce 0-0

Una Roma non ancora al meglio della condizione impatta in casa con il Cesena nella prima giornata di campionato. All'Olimpico finisce 0-0 al termine di 90 minuti dove i neopromossi romagnoli, al ritorno in Serie A dopo 19 anni, hanno ben impressionato per dinamismo e organizzazione del gioco. Da segnalare una gran parata di Antonioli (41 anni) che al 26' della ripresa ha salvato il risultato su tiro di Vucinic.
LA PARTITAParte forte la Roma, che già dopo 2' va vicina al vantaggio con un destro a botta sicura di Menez, ma Ceccarelli è bravo a deviare sulla linea di porta. Due minuti più tardi, su splendido assist di De Rossi, Vucinic ci prova di testa ma la sua conclusione termina a lato. I giallorossi attaccano forte fin da subito. Il Cesena si chiude, pronto a ripartire velocissimo. Proprio in contropiede, al 20', arriva la più grande occasione del primo tempo romagnolo: Giaccherini sfonda sulla destra e crossa a centro area per Nagatomo, che di sinistro, per poco, non infila Julio Sergio.

Da qui in poi è monologo Roma. Pizarro si abbassa davanti alla difesa e comincia a intensificare i ritmi della manovra, Totti cerca la giocata in grado di sbloccare la gara, Menez e Vucinic, però, si vedono poco. Il Cesena si difende con grande ordine, lascia che sia la Roma a fare la partita e in fase di non possesso trasforma il 4-3-3 in un 4-5-1 molto ben organizzato. La squadra di Ranieri, complice una condizione fisica non ottimale, fatica a trovare spazi.

I romagnoli nella ripresa cominciano a prendere coraggio. Il dinamismo dei ragazzi di Ficcadenti crea parecchi problemi alla Roma. Sulle fasce la coppia Ceccarelli-Schelotto (a destra) e Nagatomo-Giaccherini (a sinistra) sono un pericolo costante e non permettono a Cassetti e Riise le loro consuete discese. Sarà un caso, ma l'occasione più grande della partita arriva con l'ingresso in campo di un esterno puro, Taddei, che al 26' crossa dalla destra per Vucinic ma Antonioli (41 anni) è miracoloso nel respingere da due passi la conclusione del montenegrino.

La Roma negli ultimi 20 minuti carica a testa bassa e va vicina al vantaggio per tre volte con Riise e Totti. Al 35', però, l'Olimpico per poco non viene gelato da Bogdani che a tu per tu con Julio Sergio manda sull'esterno della rete. Finisce così 0-0 ed è il risultato più giusto. Il Cesena, più fresco e brillante sotto il piano fisico, ha rischiato di fare il colpaccio contro i vice-campioni d'Italia. Quanto ai giallorossi, dopo un precampionato così-così e la sconfitta in Supercoppa, questo scialbo pareggio rappresenta un altro campanello d'allarme. Claudio Ranieri avrà da lavorare.

Lieto fine: Ibrahimovic al Milan

Trattativa conclusa: arriva in prestito

Zlatan Ibrahimovic è un giocatore del Milan. La società rossonera ha ufficializzato l'ingaggio del 28enne centravanti svedese attraverso il proprio canale tematico, Milan Channel. Ibrahimovic arriva dal Barcellona in prestito gratuito con diritto di opzione di 24 milioni di euro da esercitare tra un anno. Il giocatore sara' a Milano domenica e si sottoporra' lunedì alle visite mediche. Si leghera' al Milan con un contratto quadriennale.
Adriano Galliani ha annunciato così l'avvenuto ingaggio dell'ex-interista: ''Abbiamo trovato l'accordo con il Barcellona per il prestito con diritto di riscatto a 24 milioni euro, che saranno pagate in tre rate da 8 milioni nelle prossime tre stagioni. Ibrahimovic firmera' un contratto di quattro anni che ratifichera' dopo le visite mediche di lunedi'. Lo presenteremo al ritorno dall'impegno con la sua nazionale''.
IBRAHIMOVIC: I TIFOSI SI DIVERTIRANNO
"Abbiamo un attacco fantastico, ora dipende da noi. I tifosi si divertiranno, voglio vincere tutto con il Milan". Queste le prime parole rossonere di Zlatan Ibrahimovic, che sogna di trionfare con la nuova maglia. "Torno a Milano con un'altra squadra. Il Milan e' uno dei club piu' forti al mondo con grande tradizione. Sono contentissimo, e' tutto risolto. E' andato tutto bene, la situazione non era facile", ha dichiarato l'attaccante. "Con me i tifosi dell'Inter hanno vinto tutto, ora hanno altro a cui pensare. Io ora sono un giocatore del Milan".
Un paio di retroscena delle ultime, frenetiche ore di trattativa: Ibrahimovic, presentandosi alla sede del Barça per firmare rescissioni e accordi sulle transazioni economiche, ha regalato una battuta ai cronisti spagnoli presenti: "Sono qui per rinnovare il contratto". Mentre Adriano Galliani, ormai certo dell'esito positivo dell'operazione, ha chiamato Silvio Berlusconi: che, come riportato qui sotto, ha tenuto personalmente ad annunciare l'avvenuto acquisto ai nuovi compagni di squadra e all'allenatore in quel di Milanello. Galliani ha fatto parlare il presidente direttamente con l'attaccante e nel momento dei saluti telefonici e' scattato l'applauso di tutti i calciatori al nuovo compagno di squadra. Dopo quasi un'ora il patron rossonero ha lasciato il centro sportivo.

PRESENTAZIONE DOPO LA
NAZIONALE
La "Milano 2.0" di Ibrahimovic comincerà domenica pomeriggio, quando, in un orario compreso tra le 13.30 e le 14.30, l'aereo privato con a bordo lo svedese e Adriano Galliani toccherà terra allo scalo Ata di Linate. Zlatan dovrebbe essere poi condotto a Milanello per la presentazione ai nuovi compagni, che seguirà a San Siro. Per lui, prima dell'inizio di Milan-Lecce, passerella davanti al pubblico rossonero. Lunedì sono in programma le visite mediche, dopodiché Ibrahimovic risponderà alla convocazione della Nazionale svedese per le partite di qualificazione agli Europei 2012. Solo al ritorno dalla trasferta internazionale, il centravanti ex-interista verrà ufficialmente presentato dal Milan alla stampa


BARCELLONA: RISPARMIATI 60 MILIONI DI EURO
A pochi minuti dall'annuncio ufficiale del Milan, anche il Barcellona ufficializza la cessione di Zlatan Ibrahimovic ai rossoneri confermando le condizioni economiche dell'inteesa (prestito con opzione per il riscatto e prezzo fissato a 24 milioni pagabili in tre anni). Il club catalano sottolinea che l'affare consentira' un risparmio di circa 60 milioni di euro. Il Barcellona sottolinea infine che l'accordo e' andato in porto "grazie alla collaborazione del giocatore e alla buona predisposizione del suo agente (Raiola, ndr) nelle fasi finali della trattativa".

Sorpresa, l'Inter si sgonfia: 0-2

La Supercoppa Uefa all'Atletico Madrid

Si interrompe a Montecarlo la striscia vincente dell'Inter. Nella gara che ha assegnato la Supercoppa Uefa, infatti, i nerazzurri sono stati sconfitti per 2-0 dall'Atletico Madrid. Un ko arrivato contro un avversario più in forma fisicamente e firmato da Reyes, protagonista di una bella azione personale al 17' della ripresa, e Aguero, che ha siglato sotto porta il raddoppio al 37'. Allo scadere Milito si è fatto parare un rigore da De Gea.
LA PARTITA
Il titolo di "campione dei campioni" non può appartenere a chi vince la Supercup, come invece vorrebbe la Uefa, anche perché si gioca a stagione non ancora iniziata. Ma è pur sempre un titolo da mettere in bacheca. Un titolo che all'Inter manca (anche in assoluto) per completare un en-plein 2010 forse irripetibile e che l'Atletico vorrebbe strappare a quella che è riconosciuta come la squadra più forte del momento. I riflettori del Principato, però, hanno luce soltanto per i nerazzurri, che escono dal cono d'ombra di Mourinho per affidarsi alla genuina luminosità di Benitez. L'inizio di partita, tuttavia, non rispecchia le previsioni della vigilia. Tanto che dopo una manciata di minuti la seconda squadra di Madrid reclama il rigore per una spinta, abbastanza evidente, di Chivu sullo sgusciante Aguero. Un episodio nel nulla visto che per 45 minuti Julio Cesar e De Gea non corrono rischi reali. La squadra di Sanchez Flores blocca bene Sneijder, piazzandogli alle costole Assunçao, e quando viene avanti sugli esterni mette in grossa difficoltà l'Inter. Che soffre, anche fisicamente, oltremisura.

La trama della gara non sembra cambiare nella ripresa. Poco a poco, però, i biancorossi prendono sempre più il sopravvento dal punto di vista atletico: hanno più fiato, più corsa, più lucidità. Il gol, insomma, pare inevitabile è arriva poco dopo il quarto d'ora, quando Reyes sguscia in area, salta Maicon e beffa Julio Cesar, non proprio incolpevole, sul suo palo. E' il colpo del ko, perché i nerazzurri non riescono a replicare e quando Milito si presenta davanti a De Gea è in fuorigioco. Così nel finale arriva anche il raddoppio dei "colchoneros": Simao vola sulla sinistra e mette in mezzo un rasoterra che la difesa milanese lascia scorrere fino al piede di Aguero. Oltre al danno, anche la beffa,perché allo scadere Busacca fischia un rigore per la Beneamata, ma non basta. Dal dischetto, infatti, Milito calcia malissimo e De Gea respinge di pugno.
La festa è completa per l'Atletico, che per la prima volta mette il suo nome nell'albo d'oro della Supercoppa. L'Inter, invece, riscopre l'amaro sapore della sconfitta e rimugina su qualche errore di formazione e di preparazione. Per il pokerissimo bisognerà aspettare dicembre.
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Juve, Quagliarella è ufficiale

Prestito oneroso e diritto di riscatto

Fabio Quagliarella è il nuovo attaccante della Juventus: dopo le visite mediche, l'ormai ex-napoletano ha firmato il contratto che lo lega ai bianconeri. L'azzurro va a Torino in prestito: al Napoli subito 4,5 milioni di euro. "Il contratto - si legge nella nota - prevede inoltre la facoltà per Juventus di esercitare il diritto di opzione per l'acquisizione a titolo definitivo del calciatore per 10,5 milioni di euro, pagabile in tre rate".

Milan, Ibra arriva in prestito

 Accordo con il Barça e lo svedese

Praticamente fatta per Ibrahimovic al Milan. Dopo aver ottenuto il sì dello svedese - che firmerà un contratto quadriennale da 7/9 milioni a stagione -, Adriano Galliani ha raggiunto un accordo di massima anche con il presidente del Barcellona, Rosell. A sorpresa la formula che porterà Ibra alla corte di Allegri è quella del prestito con obbligo di riscatto. Sabato alle ore 16.30 Rosell, Galliani e Raiola si vedranno per firmare il contratto.

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Al Mc Donald

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Fermi tutti: arriva il 'Poocer'

Ecco il nuovo biliardo 'calcistico'

 Uno, due, tre, quattro... Non è Messi, non è Ronaldinho, ma la tecnica di palleggio non è comunque trascurabile. E se a ciò aggiungiamo che la palla con cui si esibisce il protagonista del video è una tipica boccia da biliardo, ecco che la sua impresa acquista decisamente valore. Ecco a voi il 'Poocer', nato dalla crasi tra biliardo (in inglese pool) e calcio (soccer), destinato a fare tendenza prossimamente sui tavoli verdi. E chissà che un giorno, nemmeno troppo lontano, il 'Poocer' si possa fregiare del titolo di disciplina olimpica...
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Un'estate caratterizzata dalle risse

L'ultima arriva dal football australiano

E' stata un'estate caraterrizata dalle risse, dalle amichevoli di calcio ai campi di basket. L'ultima mega rissa ci arrriva dall'Australia in una partita di football australiano. Nel terzo quarto della partita tra Port Adelaide e Hawthorn in mezzo al campo si scatena un parapiglia che coinvolge molti giocatori di ambedue le squadre. La rissa è stata sedata in apparenza, infatti dopo pochi secondi, alla fine del terzo periodo i giocatori sono venuti ancora a contatto.
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Juve, Di Natale è in stand-by

Per Burdisso è sprint con la Roma.

L'agente di Di Natale Carpeggiani è stato nella sede Juve per discutere i dettagli del contratto con Marotta. Dalla Germania fanno sapere che Diego è del Wolfsburg: a questo punto l'ufficialità potrebbe arrivare nelle prossime ore, nonostante il ds dell'Udinese Larini abbia detto che "La trattativa non si chiuderà in breve tempo". Burdisso: accordo con l'Inter per 8 mln ma la Roma pareggia la cifra e può contare sul gradimento del giocatore.
Totò Di Natale resta così in procinto di trasferirsi a Torino, anche se si preannuncia una rivolta dei tifosi dell'Udinese. Alla presentazione della squadra più volte hanno gridato "Di Natale non si tocca". L'attaccante intanto continua ad allenarsi con i compagni in Friuli, in attesa di Udinese-Genoa di sabato. La sensazione è che appena Diego firmi col Wolfsburg, Di Natale passi alla Juventus.

Ibra: "Vorrei giocare con Dinho"

Su Guardiola: non mi parla da sei mesi

Al termine del Trofeo Gamper Ibra esce allo scoperto. "Guardiola non mi parla da sei mesi e non so il perché. Ho bisogno di tranquillità e vorrei giocare con Ronaldinho". L'ad rossonero Galliani, a Studio Sport, ha fatto il punto sulla trattativa col Barcellona: "C'è la volontà di tutti - ha detto a Carlo Pellegatti -, ma la trattativa è difficilissima, c'è una montagna da scalare. Giovedì riprenderemo gli incontri col presidente Rosell".

Miss Universo 2010.

La messicana Jimena Navarrete, Miss Universo 2010.

Sampdoria, una beffa atroce Werder avanti ai supplementari.....


Champions League: impresa sfiorata dei blucerchiati, che a Marassi sognano la qualificazione fino al 93', quando Rosenberg manda la sfida all'extra-time. Una splendida doppietta di Pazzini e un gol di tacco di Cassano avevano ribaltato lo svantaggio accumulato a Brema. Poi è Pizarro a trovare la rete decisiva del 3-2

 

 
GENOVA, 24 agosto 2010 - La gioia, la speranza, l’attesa, la beffa, la delusione. Notte incredibile per la Sampdoria. Notte dai mille sapori, ma alla fine rimane in bocca il gusto amarissimo di un’impresa soltanto sfiorata. E’ il Werder Brema a qualificarsi per la fase a gironi di Champions League: dopo il 3-1 maturato a Brema per i tedeschi, ai blucerchiati non basta la vittoria per 3-2 a Marassi. A rendere il risultato così difficile da digerire, però, è il fatto che al 93’ il tabellone del Ferrarsi recitasse ancora “3-0” per la Samp, in virtù delle magie di Pazzini e Cassano. Poi la sassata di Rosenberg, che allunga la sfida ai supplementari. E infine il gol-qualificazione di Pizarro.
La delusione di Cassano. Ansa
La delusione di Cassano. Ansa
"PAZZO" DA URLO — L’avvio di gara è quello che i 30mila tifosi blucerchiati presenti allo stadio sognavano. Pazzini ricomincia da dove aveva finito a Brema: in meno di un quarto d’ora manda due volte il pallone alle spalle di Wiese, regalando alla Samp il virtuale passaggio del turno. Il “Pazzo” sblocca il risultato all’8’ con un colpo di testa (in leggero fuorigioco) ispirato da un cross di Cassano e favorito dal solito, orrendo posizionamento dei difensori biancoverdi. Sempre lui, allo scoccare del 14’, inventa un gol da applausi: la punizione di Stankevicius ispira il gran destro al volo dell’attaccante azzurro, in anticipo su Fritz, per il 2-0. Fino all’intervallo, Di Carlo si gode una Samp veloce, concreta, determinata. E resa più imprevedibile da un Guberti schierato opportunamente alle spalle dei due attaccanti, trasformando il 4-4-2 in un 4-3-1-2. Mossa che, tra l’altro, rende più complicati i movimenti di Frings, l’uomo che da sempre organizza le manovre del Werder. Parlando di scelte tattiche, funziona assai meno bene la sorpresa architettata da Schaaf: Pizarro parte inizialmente al centro di un trio di mezzepunte completato da Borowski a destra e Marin a sinistra, dietro alla prima punta Wagner. Gli effetti sono deludenti per i tedeschi. E se Fritz non rinviasse sulla linea di porta l’ennesimo colpo di testa maestoso di Pazzini, la barca del Werder affonderebbe prima del riposo.
CASSANO, POI IL GELO — Il secondo tempo della Samp è meno spettacolare del primo: i minuti passano, il traguardo si avvicina e la tentazione di gestire il risultato è forte, ma comporta il rischio di arretrare troppo il raggio d’azione. Ci si mette pure un po' di sfortuna: Tissone, subentrato a Guberti per accentuare il pressing a centrocampo, accusa subito un guaio muscolare e deve lasciare il posto a Mannini, "bruciando" così una sostituzione. Il Werder, liberato dalla pressione blucerchiata e bisognoso di un gol per tornare in corsa, ne approfitta e guadagna campo. Curci deve preoccuparsi soprattutto delle incursioni di Marin, che sulla fascia sinistra salta sistematicamente Stankevicius, ma la squadra di Schaaf costruisce poco fino al 93’, il minuto fatale. Rosenberg, entrato al posto di uno spento Wagner, va via sulla destra e infila un diagonale potente su cui Curci non arriva. E’ il 3-1 e si va ai supplementari.
Il guaio, per la Samp, è che Cassano era appena uscito, zoppicante. E l’ingresso in campo di Pozzi aveva esaurito i tre cambi a disposizione di Di Carlo, che per la mezz’ora finale si ritrova una squadra stanchissima. Il Werder, invece, gira ancora a mille all’ora, sfruttando la freschezza dei suoi giovani e l’entusiasmo dello scampato pericolo. Marin continua a essere immarcabile e centra l’incrocio dei pali con un destro favoloso. Ancora lui, al minuto numero 100, salta due uomini e appoggia per Pizarro, che arriva al limite dell’area e supera Curci con un gran rasoterra. La Samp accusa il colpo, non ha più la forza di reagire. E se Marin non colpisse ancora il palo, con successivo errore di Arnautovic a porta vuota, la squadra di Schaaf pareggerebbe pure il conto. La vittoria del match di ritorno, invece, resta in mano alla Samp. Magra consolazione. A rincuorare i tifosi ci pensano gli applausi di un pubblico riconoscente. E le parole del presidente Garrone a fine gara: “Nessuna cessione importante, vogliamo essere protagonisti in campionato e in Europa League”.

Juve: via Diego, giallo Di Natale

C'è l'accordo, ma la punta dice no.....

Giornata convulsa per la Juve sul mercato. Nel giro di poche ore i bianconeri hanno fatto e disfatto tutto. Ottenuta dal Wolfsburg l'offerta "irrinunciabile" da 20 milioni per Diego, Marotta ha spinto sull'acceleratore per Totò Di Natale. Quando però l'affare sembrava fatto (7 milioni all'Udinese), la punta napoletana ha fatto marcia indietro: "Non ne so nulla, voglio chiudere qui la mia carriera". Intanto Trezeguet ha detto sì all'Hercules.
Ma andiamo con ordine. A dare la svolta al mercato della Juve ci ha pensato il Wolfsburg che, a metà pomeriggio, ha deciso di mettere sul piatto 20 milioni per Diego. L'arrivo di soldi freschi nelle casse e l'ovvia necessità di sostituire il brasiliano hanno portato al blitz di Marotta per Di Natale. Il tutto, però, in un giorno obiettivamente delicato dato che, di lì a poche ore, era in programma la presentazione ufficiale dell'Udinese.

Questo, manco a dirlo, ha complicato le trattative. Di Natale, preso in mezzo tra la possibilità di approdare alla Juventus e la rabbia dei tifosi friulani, ha fatto un mezzo passo indietro ("Non ne so nulla - ha spiegato l'attaccante -. Io voglio chiudere qui la mia carriera"). Il suo agente, invece, ha concluso la giornata portando avanti con Marotta la trattativa. Il patron dell'Udinese Pozzo, dal canto suo, ha provato a mediare parlando di "giornata particolare" e ricordando che "un anno fa Totò rifiutò altre offerte importanti". Come dire, l'ha fatto e potrebbe farlo nuovamente.

Già, potrebbe, ma la sensazione è che la trattativa non sia affatto chiusa. Calmate le acque, la Juve, l'Udinese e Di Natale si siederanno nuovamente attorno a un tavolo e proveranno a trovare un accordo. Accordo che tra le società, tra l'altro, è già stato chiuso sulla base di sette milioni.


La Juve, e questa è l'altra novità di giornata, ha nel frattempo trovato l'accordo con l'Hercules per David Trezeguet e può finalmente tesserare Aquilani: l'ex romanista ha superato le visite mediche e sarà "arruolato" ufficialmente mercoledì.

Gay: e' nata Rachel Maria, bimba con due padri e due madri!

(ANSA) - ROMA, 24 AGO - E' nata Rachel Maria, la figlia di Sandro Sechi e del marito Erik Mercer, figlio di pastori protestanti, sposati nel Massachusetts. Un'amica d'infanzia di Erik, Rachel Segall, sposata e madre di 3 figli, si e' offerta come madre surrogata ed ha messo a disposizione solo il proprio utero: gli ovuli impiantati sono di un'altra donna. La nascita di Rachel Maria e' avvenuta il 14 agosto a Boston.

Vince per due volte il jackpot della lotteria, ma ora vive nullatenente in una roulotte...!!

Evelyn Adams è una persona molto fortunata, o meglio avrebbe potuto esserlo. Già, perché la Adams ha vinto non una ma ben due volte alla lotteria di stato del New Jersey, per un totale di 5,4 milioni di dollari.
Il problema però è che la Adams era (ed è ancora) una con il vizio del gioco d’azzardo, ed è riuscita a perdere tutto il suo denaro giocandolo (“sfruttando” anche la vicinanza di Atlantic City).
Oggi la Adams è nullatenente, e vive in una roulotte. Al momento della bancarotta, ha commentato: “Sono umana e commetto errori”.

Di Tutto e di più.....!!!!!

Raccontaci la tua storia le tue esperienze.....e ciò che ti piace fare.....ciò che ti diverte.....=)